Adulti, siamo custodi dei nostri figli, che domani a loro volta faranno lo stesso con i loro figli.
Tutti quanti, oggi, domani, siamo custodi della stessa Terra.

Ora però, sentiamo aria di crisi: economica naturalmente, e anche sanitaria. Per riprenderci, ci vuole la cura.
E sono gli economisti e i virologi a dettare come comportarci, dandoci regole che pretendono distanza, che negano abbracci, giustamente… e pericolosamente ci allontaniamo.

Ma allora: chi resterà ad ascoltare i nostri figli? Chi li farà dormire sotto le stelle? O avranno solo la luce di un cellulare per affrontare il buio? Sentiranno il verso delle rane a mezzanotte? Che sogni avranno da raccontare, domani?

Queste sono domande che prendiamo molto sul serio qui alla Luna nel Pozzo. Domande guida per il festival estivo 2021: “La Cura.” Se oggi non ci prendiamo cura dei nostri figli, della nostra terra, che sarà del domani?

LA CURA

Per curare davvero, devi conoscere. Da “cura”, “curiosità”.
Devi sentire l’Altro, con tutto ciò che hai: sentire l’altro sesso, l’altra cultura, l’altra età, l’altra condizione.
Devi sentire il vento negli alberi, andando alla Scuola della Natura. “Be a tree”.

Una dozzina di anni fa, abbiamo piantato 5000 alberi qui. Così abbiamo cominciato la nostra Scuola, prendendoci cura di quelle piante minuscole: dissetandole ogni notte per quattro estati di seguito.

Oggi sono diventate alberi del nostro bosco; un bosco sensoriale, dove puoi scoprire te stesso.
Un bosco dove i bambini giocano, dove fanno i loro nidi, lasciandosi cullare dal vento, cantando e ululando da lupi, dove si raccontano sogni e paure, dove sostano all’ombra.

Quest’anno offriamo un posto dove ogni persona, grande, piccola, tonda o curiosa che sia, può godere la cura: degli altri, di se. Insieme.