Ostuni, lì marzo 2021
Qui alla Luna nel Pozzo, siamo arrivati ad un momento critico nel nostro calendario annuale. Quando le giornate si allungano, quando le rane si aggiungono al canto degli uccelli, è tempo di annunciare le nostre intenzioni per il festival estivo.
Su YouTube troverete un diario Audiovideo, nel quale riflettiamo sull’anima del festival in divenire, che quest’estate si chiamerà
LA CURA
Adesso non ci resta che dare qualche indicazione in più a voi, potenziali collaboratori, così che possiate decidere se volete aggiungervi al progetto quest’estate
LA CURA
Innanzitutto, stiamo parlando del periodo dal 19 luglio al 18 agosto. In quel mese di tempo, ci sarà una serie di percorsi ed eventi. Qui troverete la prima stesura del festival.

Spero che questa scaletta possa darvi un’idea dell’articolazione cronologica del festival.
Chi decide di partecipare avrà l’occasione di lavorare come artista performativo —per chi ha questa inclinazione— ma anche come servizio ai tavoli, come barista, macchinista, giardiniere, pubbliche relazioni, spazzino e tanto altro. Ma aldilà delle mansione specifiche, ciò che ci interesse è il modo in cui pratichiamo…
Il festival si chiama “la Cura” perché vogliamo prenderci cura, non solo dei nostri ospiti artisti e non, ma anche di noi stessi. Tre di noi alla guida— Robert, Giulio e Rodrigo— sono profondamente immersi nella filosofia del clown, espresso qui con le parole dello psicologo umanista Carl Rogers:
Le persone sono altrettanto meravigliose quanto i tramonti se le lascio essere ciò che sono. Quando osservo un tramonto, non mi capita di dire: “Bisognerebbe addolcire un po’ l’arancione sull’angolo destro”. Non tento di controllare un tramonto. Ammiro con soggezione il suo dispiegarsi.

Abbiamo, come sempre, un bell’equilibrismo da fare. Per me questa significa che oltre alla molta volontà, molti sforzi e fatiche che chiederemo dai partecipanti nel creare il festival, cogliamo l’occasione di gestire altrettanto gioia, sorpresa e conferma della nostra fondamentale umanità.
Usciamo da un’anno difficile per tutti, e siamo convinti che è attraverso quest’azione— di dedicarci con piena energia ad un progetto apparentemente non fondamentale, come può essere un festival teatrale— che troviamo la strada verso la salute di tutti, incluso la salute di noi stessi.
Non parliamo più di “volontari”, ma di “cittadini del festival”. Ci vuole pratica, per diventare un buon cittadino, non è una cosa scontata. Ma io credo che praticare la cittadinanza qui alla Luna, ci rende più agile essere cittadini del mondo: In fondo, la nostra è un’azione che vuole sostenere la pace nel mondo, e non solo quella umana.
Ecco perchè nel “diario audiovideo” vedete protagonista un’albero.
Naturalmente il progetto inclusione ci rimane a cuore. In questi tempi stiamo in contatto con diverse realtà pugliese e non, e speriamo che ci saranno novità quest’estate.
Nel frattempo, ci prendiamo cura dei nostri amici con disabilità, sentendo come loro sanno ad un’altro livello prendere cura di noi.
Oltre alle quattro feste egli eventi descritti nel link sopra, saranno altre questioni “ritmiche”, cioè, appuntamenti che si ripeteranno nel mese che trascorreremo insieme:
– 4 spettacoli di TEATRO per FAMIGLIE
– 4 spettacoli SENSORIALI
– Ci saranno i simposi all’aperto, nei quali avremo occasione di ascoltare e dialogare con gli artisti residenti e di passaggio.
- Ci sarà l’occasione di partecipare in alcuni laboratori, di danza, di canto, ed altro…
- Di sperimentare la convivenza con artisti di diverse culture.
Ecco lo stato attuale delle cose. Speriamo che questa descrizione può dare un’idea abbastanza chiara— anche per chi non è mai stato presente ai festival passati— per arrivare ad una decisione. Se hai già compiuto 16 anni, vuoi dedicarti a quest’avventura?
La partecipazione— oltre ad una piccola somma a coprire l’assicurazione— è gratis, ma costa tantissimo, per tutti e due le parti:
- Noi offriamo vito e l’alloggio (campeggio), nonché la formazione in un’altro modo di stare insieme;
- Tu offri la tua dedicazione, la tua energia, e tutta la tua buona volontà per un mese di lavoro particolarissimo qui alla Luna.
Oggi apriamo gli iscrizioni.
Adesso tocca a te. Vuoi diventare cittadino del festival quest’estate?
Se si, mandaci subito una lettera motivazionale (a teatrolalunanelpozzo@gmail.com), nella quale descrivi te stessa (allegando anche un CV, se c’è l’hai), nonché il tuo interesse nella partecipare, rispondendo fondamentalmente a due domande:
1 cosa ho da dare in questo tempo?
2 cosa voglio ottenere?

Sei pronto a tuffarti? Noi siamo pronti a prenderti…
Per La Luna nel Pozzo
Robert
Che bello poter partecipare attivamente al vostro festival, sono appassionata di pratica di canto con Nico ed Eloisa e mi piacerebbe dare il mio contributo al servizio dei tavoli e/oppure al bar. Non sono esperta, ma felice di impegnarmi in un un’attività nuova di “la cura”
ciao Cristina! grazie mille, scrivici a teatrolalunanelpozzo@gmail.com